Dalla montagna il tuono. Vajont sessantatré
Dalla penna di Tommaso Percivale, ed. Einaudi Ragazzi.
“Li conosceva, la montagna, i desideri degli uomini. Li aveva visti nascere e crescere sul fianco esposto a mezzogiorno, spingere le radici nella terra, e quando terra non c’era, scavarsi una strada tra le argille e le dolomie, nell’acquitrino, nelle crepe dei sassi.
Certi desideri erano timidi e modesti come ranuncoli, si stringevano umili al suolo e così si bastavano. Altri crescevano più alti, superbi e tossici come steli di digitale, oppure ingannevoli come la pinguicola, la pianta carnivora dai fiori invitanti.
All’inizio erano desideri di caldo e casa, figli vivi e pietra dura. Poi, erano cambiati. Gli uomini volevano cose diverse e nuove, cose che loro non sapevano più misurare. Avevano capito che il mondo era grande, e allora si sentivano grandi anche loro, e certe volte partivano e andavano convinti di arrivare dove il mondo finiva, senza sapere che il mondo non finisce mai.
Che sono solo loro, gli uomini, a finire.”
Avete appena letto le prime frasi del libro, il prologo.
Sto cercando le parole giuste per parlare di un libro meraviglioso. Non è facile perché ho terminato di leggerlo da circa 48 ore e ancora il mio cuore è in tumulto. Tante sono le emozioni che mi ha trascinato fuori, tanti i motivi per cui vi posso consigliare di leggerlo.
Ma sbagliare le parole per un libro così bello mi dispiacerebbe.
Comincio col dirvi che se gli scrittori e le scrittrici scrivono per un’esigenza interiore di raccontare qualcosa che si muove dentro di loro, anche la mia nel consigliarvi questo libro è un’esigenza, forse meglio…un’urgenza. Urgenza di farvi partecipi di qualcosa che è necessario conoscere, un pezzo tremendo, ma reale della nostra storia, raccontato in modo perfetto e meraviglioso da uno scrittore che sto imparando con vero piacere a conoscere.
Tommaso Percivale con questo libro ci racconta quello che è accaduto in Italia, nel Friuli Venezia Giulia, precisamente lungo il torrente Vajont nel 1963. Ci racconta la vita della gente, pulita, onesta fatta di respiri di aria pura, fatta di rapporti sani e umani fra le persone di una stessa comunità. Ci racconta la gentilezza, l’amore, la famiglia, i valori e ci racconta anche l’altra faccia della medaglia, il potere, la voglia di denaro, la voglia di speculare sulla vita della povera e bella gente, sulla loro pelle pur di far soldi, ci racconta la guerra prima della immane tragedia della frana e insieme gli intrighi.
E ci racconta lei, Tina Merlin, una donna coraggiosa e determinata che ha saputo creare la propria strada, che ha saputo combattere il nemico quando il nemico era in guerra con loro pur essendo loro alleato, ha saputo amare profondamente la sua famiglia ed ha saputo, con lo stesso amore, cercare di prendersi cura degli altri scrivendo la verità. Cercando, investigando, scoprendo. Una donna da conoscere, da studiare, da imparare a seguire.
“In un mondo dove il profitto è al primo posto, la bontà è un atto rivoluzionario.” Tina Merlin.
Percivale in questo libro ci racconta la vita di Tina Merlin, da quando era bambina, con il suo spirito determinato e testardo che amava sempre dire la verità e denunciare le ingiustizie anche quando accadevano a scuola, a quando è cresciuta e prestava servizio nelle case dei ricchi e presuntuosi, al suo impegno come staffetta partigiana, al suo diventare giornalista, lei che non aveva neanche la licenza elementare e si era costruita da sola.
La storia e le testimonianze in questo libro diventano un racconto potentissimo, emozionante, una denuncia scritta sapientemente. Come quando Tina dice:
“Ci sarà sempre qualcuno che cerca di togliere la libertà agli altri, – sentenziò Tina, ora persa nei suoi pensieri. – Che gli dice cosa devono indossare, cosa devono fare, cosa devono pensare. Qualcuno che si crede superiore, più potente e più furbo. Ci sono da sempre e ci saranno per sempre. Sono solo persone. Pessime, per di più. Ma se non c’è nessuno che protesta, se nessuno si oppone ai loro soprusi, queste persone trionferanno sempre, e la povera gente continuerà a obbedire e piegare la testa. Ma la libertà non è qualcosa che ti possono dare gli altri. Se la vuoi, devi prenderla da te. E quando qualcuno prova a togliertela, tu devi lottare con le unghie e con i denti per tenerla stretta, perché senza libertà un uomo non è più un uomo. È solo un pupazzo. O uno schiavo.”
Di più non vi dico perché non vorrei togliervi il piacere della scoperta, ma non posso fare a meno di citarvi l’ultima frase del libro che riporta una considerazione di Tina Merlin:
“Sto scrivendo queste righe col cuore stretto dai rimorsi per non aver fatto di più per indurre il popolo di queste terre a ribellarsi alla minaccia mortale che ora è diventata una tragica realtà. Oggi tuttavia non si può soltanto piangere. È tempo di imparare qualcosa”.
E la voce di Tina Merlin, che aveva provato a denunciare, ad avvertire, a proteggere è stata forse l’unica nel giornalismo, infatti la posizione della maggior parte della stampa fu “imprevedibilista” – così si autodefinivano coloro che sostenevano che le cause erano naturali e non vi erano responsabilità umane – e le denunce di Merlin furono intese da più parti come strumentali e dettate da pura ideologia: alcuni dei suoi più autorevoli colleghi, come Indro Montanelli e Giorgio Bocca, giunsero fino ad accusarla di sciacallaggio politico. (Cit. Treccani)
Concludo ringraziando Tina Merlin e tutte le persone come lei che hanno lottato, lottano e lotteranno per proteggere la libertà e ringrazio Tommaso Percivale per averci donato questo questo libro importante e bellissimo.
Consiglio questo libro a tutte le bambine e a tutti i bambini a partire dai 10 anni, ma anche a tutti gli adulti e come si dice gli young adult che ne troveranno intensità, emozione e buoni pensieri.
Non mi resta che augurarvi buona lettura da me, la vostra libraia :).
*L’autore Tommaso Percivale è nato a Ovada nel 1977.
Tommaso Percivale è un autore di libri per ragazzi. Vive e scrive su un bricco isolato circondato da rocce, vento, boschi e caprioli. Appassionato di storie, prestigiazione, fumetti e giochi, è uno scrittore curioso e per questo affronta generi diversi, spaziando dal romanzo storico alla fantascienza, dall’avventura al thriller, fino a toccare l’ambito della non-fiction.
Scrive per emozionare e stimolare riflessioni profonde di natura etica, filosofica, sociale. Pubblica con le più importanti case editrici italiane e i suoi romanzi sono tradotti in venti lingue. Libertà, coraggio e ribellione sono i temi a lui più cari.
Dal 2014 è un agente segreto di Book on a Tree.
Il suo romanzo Ribelli in fuga (Einaudi Ragazzi, 2013) è stato inserito tra i 100 libri da non perdere dall’Associazione italiana editori, incluso nella Biblioteca della Legalità, ha vinto il premio Gigante delle Langhe 2013, la selezione Premio Cento, ed è arrivato tra i finalisti del Premio Andersen 2013 come miglior libro oltre i 12 anni. Il romanzo Messaggio dall’impossibile (Einaudi Ragazzi, 2015) è stato selezionato per il Premio Strega Ragazzi 2016.