Lina. Avventure di un’architetta.
Dalla penna e dal pennello di Ángela León, edizioni Topipittori.
Il mondo nel 1914: vanno di moda i cappelli e anche le corse dei cavalli e fare pic-nic, le donne vogliono più diritti, molta gente lavora in fabbrica, comincia la Grande Guerra (e finisce quattro anni dopo).
Così inizia questo splendido albo illustrato che che ci fa entrare nella vita, nelle azioni e nel pensiero di una grande architetta italiana del secolo scorso, Lina Bo Bardi.
Possiamo definirla una biografia illustrata per bambini, ma godibilissima anche per i grandi, il racconto di una grande architetta italiana che ha trasformato il modo di costruire in Brasile.
Lina, nata Achillina Bo il 5 dicembre 1914 a Roma, cresce nella sua città natale circondata dall’arte, da cose belle e antiche.
Non le piace essere piccola. Vuole diventare grande per avere avventure da raccontare.
Questo passo, che troviamo all’inizio del libro, è un passo che Lina terrà sempre presente durante tutta la sua vita.
Nacque appunto in un periodo storico difficile, all’inizio della prima guerra mondiale, con l’avvento del fascismo, che l’autrice ci racconta così, dovendosi rivolgere in modo semplice e chiaro a dei bambini:
Mentre Lina cresce Mussolini arriva al potere e lo vuole tutto per sé, quindi proibisce molte cose, fino a vietare di non essere d’accordo con lui!
E così si introduce il discorso sull’architettura del periodo fascista a Roma, la nascita dell’Eur, i cambiamenti nella vita delle persone che si trovano a doversi spostare in periferia.
Ma Lina la pensa in maniera differente. Infatti per Lina compito dell’architetto è sapere quali sono i problemi delle persone per poterli risolvere. Deve essere un maestro di vita: conoscerla in tutti gli aspetti.
Ma quelli erano tempi in cui quasi nessuno approvava che una donna studiasse e lavorasse fuori casa. Le donne dovevano sposarsi, pulire, cucinare e occuparsi dei figli.
Ma a Lina interessano altre cose ed è molto coraggiosa.
L’albo è ricchissimo di notizie sulla vita e sul pensiero di Lina Bo, del suo ingresso nel lavoro dopo la laurea in Architettura a Roma, del suo operato nello studio di Gio Ponti a Milano.
Aprì anche il suo studio, che però non ricevette molte commissioni e venne distrutto durante un bombardamento nel 1943.
Dopo la guerra, sposò Pietro Maria Bardi con il quale, nel 1946, si trasferì in Brasile. Qui finalmente potè esprimere la propria idea di architettura, molto più vicina alle forme organiche ed integrate con il paesaggio. Divenne cittadina brasiliana nel 1951 e nello stesso anno completò il suo primo edificio come architetta, la “Casa di Vetro”, nel nuovo quartiere di Morumbi a San Paolo del Brasile.
Tra i suoi progetti più significativi, il Museo di Arte Moderna di San Paolo, il MASP, di cui il marito Pietro Maria Bardi fu il curatore.
L’idea che l’architettura sia a servizio delle persone, non solo in termini estetici, ma soprattutto in termini funzionali, per soddisfare non solo i loro bisogni pratici, ma anche quelli relazionali, i loro sogni, il loro essere parte di una comunità è qualcosa che viene perfettamente raccontato in questo splendido albo illustrato. E una volta in più mi rende orgogliosa della mia formazione di architetta e del lavoro che ho fatto in questo campo per più di 10 anni, quello di pensare al benessere delle persone e non ai numeri o alle imposizioni. Niente scappatoie, niente aderenza a principi ingiusti e totalitari, ma visione profonda di ciò che può rendere felici le persone nello spazio quotidiano.
Ringrazio profondamente l’autrice Ángela León, la casa editrice Topipittori, Anna Martinucci per il progetto grafico e tutte le persone non citate che hanno lavorato per la pubblicazione di questo albo. Ed ovviamente ringrazio lei, Achillina Bo, conosciuta come Lina Bo Bardi, per il suo importantissimo contributo all’architettura, alla vita, al pensiero, per tutto ciò che ha fatto, con coraggio, forza, intelligenza, nonostante le enormi difficoltà del regime totalitario. Un esempio da tener sempre presente e da diffondere a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, ma anche adulte e adulti.
Non mi resta che augurarvi buona lettura da me, la vostra libraia 🙂
Editore: Topipittori.
*L’autrice Ángela León
Ángela León è nata in Spagna nel 1987. Dopo aver studiato Product Design a Madrid, si è trasferita in Brasile dove ha lavorato in progetti sociali e istituzioni legate al mondo dell’arte. Questa esperienza ha rafforzato il suo interesse per la città, da cui è nato il suo progetto di urbanismo utopico e di una guida turistica immaginaria, Guia Fantástico de São Paulo. Con questo libro ha partecipato a numerose mostre internazionali e fiere come la Tokyo Art Book Fair. Attualmente illustra regolarmente per riviste come Vogue Casa Brasile. Verde è il suo primo libro per bambini.