Descrizione
Tutto è già successo. Rikers Island era una prigione grigia e la città puzzava di gas: quello era il tempo di Kalief. Il tempo in cui fu accusato di aver rubato uno zaino che non aveva rubato. A raccontare la sua storia è una bambina che, in un futuro lontano, vive felice in quella stessa isola, così diversa da prima: piena di colori e piante mai viste. Kalief come molti altri afroamericani, finì ingiustamente in quella prigione. Niente processo, solo violenze e solitudine. Liberato per mancanza di prove, continuò a professarsi innocente e diventò un simbolo di riscossa che, racconta la voce narrante della bambina, mise fine a quell’orrore. L’isola nella sua nuova bellezza porta il suo nome, perché è stata la sua forza a cambiare le cose. Nella realtà, anche se Kalief non ce l’ha fatta, grazie alla sua lotta, nel 2014 il regime di isolamento per i minori è stato abolito, e nel 2026 è prevista la chiusura definitiva della prigione di Rikers.