Wonder
Dalla penna di R. J. Palacio, copertina Tad Carpenter, Giunti Editore.
Credo che dovrebbe esserci una regola per cui tutti nel mondo, prima o poi, hanno diritto a ricevere almeno una standing ovattino nella vita. (August Pullman).
Wonder ci da un’anteprima già dalla copertina sul significato profondo che possiamo cogliere all’interno della storia…
NON GIUDICARE
UN LIBROuna personaDALLA
COPERTINAfaccia
Wonder è un libro consigliato dagli undici anni, ma che è bello e importante leggere a qualsiasi età, anche da grandi, anche da genitori.
Prima opera di una scrittrice americana, che per anni ha lavorato come grafica, il libro è nato da una sua esperienza personale che ha ben riassunto nella terza di copertina: “Un giorno ero seduta su una panchina con i miei due figli e ho visto passare una bambina che aveva evidentemente la sindrome di Treacher-Collins, una rara malattia ereditaria che colpisce le fattezze di una persona lasciando inalterato tutto il resto. Ciò che mi ha colpito non è stata la ragazzina, ma la mia reazione: sono stata presa dal panico, temevo che mio figlio di tre anni vedendola avrebbe reagito urlando, come aveva fatto alla festa di Halloween. Mi sono alzata di scatto, come punta da una vespa, ho chiamato l’altro figlio e mi sono allontanata di corsa. Alle mie spalle ho sentito la madre della ragazzina che, con voce molto calma, diceva: ‘Forse è ora di tornare a casa’. Mi sono sentita un verme e non sono riuscita a dimenticare questa esperienza. Poi, quando ho sentito la canzone di Natalie Merchant Wonder, una canzone dedicata ad un bambino disabile, mi è venuta in mente la prima frase del mio libro. E così ho iniziato, il libro si è quasi scritto da solo”.
Wonder è stato pubblicato la prima volta nel 2012, in Italia è arrivato nel 2013. Ambientato a New York, ma potrebbe essere ambientato ovunque per il tema che tratta, per le vicende che si delineano nella storia, per i sentimenti che vivono i personaggi e che vive il lettore.
Ci sono diverse cose interessanti nel libro, ad esempio la sua struttura, infatti è diviso in otto capitoli, ogni capitolo è narrato da un protagonista o da un coprotagonista e questo è importante per capire che non tutto è come sembra, ognuno può vivere una cosa o comportarsi in un modo che realmente non è come appare.
Considerare che ci sono diversi punti di vista e non uno solo ci aiuta a capire che non bisogna fermarsi all’apparenza, esattamente come ci indica la copertina. Dunque la struttura è senza dubbio importante per narrare con coerenza un tema importante come quello della diversità, misto a quello dell’ingresso in una nuova scuola, un nuovo ambiente e dell’accettazione.
August Pullman, Auggie, è il protagonista, ma a turno protagonisti lo diventano anche sua sorella Olivia, Via per i familiari e gli amici storici, Jack il suo nuovo amico, Summer, la sua nuova e dolcissima amica, Justin, il fidanzato della sorella e Miranda, l’amica storica di Olivia.
August è un bambino di dieci anni, nato con una disostosi mandibolo-facciale che rende il suo volto diverso da tutti gli altri, asimmetrico, caratterizzato da una malformazione sorprendente.
Fin dalla nascita lui e la sua famiglia hanno dovuto affrontare non solo le sue difficoltà di salute, ma anche le reazioni degli sconosciuti alla vista del suo aspetto. Tutta la famiglia ha fatto cerchio intorno a lui. Sia i genitori, sia la sorella Olivia, che, con totale ed assoluto amore, ha accettato di rimanere in secondo piano nelle attenzioni e nel tempo dei genitori.
La storia narrata nel libro ha dei lampi sul passato, ma è collocata temporalmente al momento della pre-adolescenza di Auggie, che ha ricevuto un’istruzione parentale in casa grazie alla mamma e che si trova in quell’età in cui tutti gli altri bambini si preparano a scegliere ed iniziare il percorso della scuola media.
L’amore che ha cercato di proteggerlo sempre e comunque da tutto e da tutti diventa ancora più grande e prende consapevolezza che anche August ha bisogno di uscire dal nido, rischiare certo, tantissimo, ma anche prendersi un posto nel mondo, un posto tutto suo, perché August è sorprendente non solo per il suo aspetto, ma anche per le sue capacità, per il suo spirito.
E con il suo ingresso nel mondo sociale in assoluta solitudine aspetto alle protezioni familiari, anche se una rete di salvataggio viene a più gradi collocata, è moltiplicata per mille la stessa confusione di emozioni, paure, speranze, incertezze che tutti i ragazzi e le ragazze provano all’ingresso di una nuova scuola.
Vi troviamo le difficoltà, le insidie dell’essere accettato o non accettato in un gruppo. Vi leggiamo i rapporti di forza, l’essere popolare o non popolare, leggiamo le sofferenze della solitudine ed i rischi delle scelte che vanno al di là delle apparenze. Tante cose in questo libro sono importanti, ogni personaggio è importante e la struttura con cui è costruito ci aiuta a capire come azioni apparentemente scontate, classificabili e banali partano da vissuti personali e sentimenti interiori molto importanti.
Non posso negare di aver pianto, in più di un punto, forse perché l’autrice ha scritto e portato alla luce sentimenti profondi, e non solo, a me adulta ha riportato alla mente le difficoltà dell’adolescenza e mi ha fatto affezionare terribilmente ad August, ad Olivia e a Jack. Anche a Miranda. Ad ognuno dei loro personaggi e ad ogni loro emozione da loro stessi raccontata.
Ci sono tanti pezzi belli ed intensi del libro, ma uno a cui sono molto legata è quello che dice Justin:
No, no, non è tutta casualità, se fosse davvero tutto affidato al caso l’universo ci abbandonerebbe completamente. Invece non è così. Si prende cura delle creature più fragili in modi che non ci è dato di vedere. Per esempio con genitori che ti adorano senza riserve. E una sorella più grande che si sente in colpa se prova sentimenti umani nei tuoi confronti. E un ragazzino dalla voce profonda che è stato mollato dai suoi amici per causa tua. E persino una ragazza dai capelli rosa che se ne va in giro con una tua foto nel portafogli. Sarà anche una lotteria, ma l’universo mette a posto tutto, alla fine. L’universo si prende cura di tutti i suoi uccellini.
Ed anche io ho un uccellino di cui vorrei si prendesse particolarmente cura.
Il libro è molto intenso, ma anche divertente e buono, è un bel libro da leggere e custodire nel cuore.
Non mi resta che augurarvi buona lettura da me, la vostra libraia :).
*L’autrice R. J. Palacio è nata a il 13 luglio del 1963. Palacio è il suo pseudonimo, ispirato al nome della madre di origini colombiane. Vive a New York con suo marito, due figli e due cani.
Per molti anni è stata direttore artistico e designer di copertine di libri, ideando copertine per innumerevoli autori sia famosi che meno conosciuti, di qualsiasi genere del fantastico e non.
Ha sempre desiderato fare la scrittrice, ma ha continuato ad aspettare che arrivasse il momento perfetto nella sua vita per cominciare a farlo. Dopo 20 anni passati a ideare copertine per altre persone, ha capito che quel momento non si sarebbe mai presentato da solo, perché non è mai il momento perfetto per cominciare a scrivere un libro. Così ha semplicemente iniziato.
Wonder è il suo primo libro (e la copertina non è stata disegnata da lei). Con Wonder (Giunti Editore) ha vinto il premio Andersen 2014.